Focus

  • OSEEGENIUS + FRBR

    Il nuovo componente OseeGenius-FRBR consente agli OPAC e ai discovery tool di arricchirsi di uno strato informativo prodotto e pubblicato secondo le tecnologie del web semantico, organizzato con il modello FRBR (Functional Requirements for Bibliographic Records).La realizzazione di un set di dati tradotti in RDF (Resource Description Framework), secondo il paradigma dei linked open data, è facilitata da due metodologie di strutturazione dell’informazione che le biblioteche possono adottare:

    • l’introduzione del nuovo standard di metadatazione RDA (Resource Description and Access) già in fase di catalogazione;
    • l’adesione al modello FRBR in fase di conversione in RDF dei dati originari, trattati secondo la normativa catalografica tradizionale.

    L’applicazione del modello relazionale FRBR consente dunque un ripensamento profondo delle metodologie di trattamento del dato che, attraverso la tecnologia dei linked open data, crea una rete di connessioni tra informazioni provenienti da fonti eterogenee: opac catalografici, inventari archivistici, cataloghi di musei, enciclopedie e repertori online.In questo modo si supportano gli utenti nella identificazione di ciò di cui davvero hanno bisogno: l’edizione specifica dell’opera del tale autore, illustrata dallo specifico illustratore, pubblicata da un determinato editore in un dato anno e in un preciso formato.I dati dei cataloghi, valorizzati dalla creazione di collegamenti a dataset esterni (e open), strutturati in linked open data (e come tali ricercabili e riusabili nel web) e riorganizzati nell’ottica di una maggiore semplicità e fruibilità, tornano ad essere parte del più ampio e ricco patrimonio informativo universale cui gli utenti accedono per ampliare la loro esperienza conoscitiva.


  • OLISUITE E L’INNOVATIVO STANDARD RDA

    OLISuite è l’LMS sviluppato da @CULT per la gestione dell’intero flusso operativo di biblioteche e archivi: dalla selezione del materiale, alla catalogazione, alla distribuzione verso il prestito e la pubblicazione sul web.

    Particolarmente attento alle evoluzioni del mondo catalografico e rifacendosi all’ormai noto slogan “La biblioteca fuori di sé”, che rimanda al concetto di andare a cercare i potenziali utenti laddove questi si trovano (prima di tutto sul web), il modulo di catalogazione di OLISuite apre al nuovo standard RDA (Resource Description and Access).

    È un innovativo codice internazionale per la descrizione e l’accesso alle risorse, che diventa uno strumento per l’intero universo bibliografico e per il nuovo contesto digitale, in cui le risorse sono gestite da una comunità ampia ed eterogenea fatta di editori, soggetti che controllano e detengono i diritti di distribuzione ed uso, librerie e distributori, enti (biblioteche, archivi, musei, produttori di banche dati e repositories, agenzie bibliografiche) che raccolgono, conservano e rendono fruibili tali risorse.

    Saldamente ancorate ai modelli concettuali FRBR e FRAD e agli ICP, International Cataloguing Principles, RDA assumono da questi l’approccio all’analisi entità/relazioni, la terminologia, l’attenzione all’opera più che alla specifica pubblicazione (e quindi all’entità o messaggio informativo in sé, ovunque e comunque esso sia memorizzato o espresso), la centralità assoluta dell’interesse dell’utente, in nome del quale ogni scelta catalografica va realizzata.

    Agli obiettivi di trovare, identificare, selezionare e ottenere, mutuati dai modelli FRBR e FRAD, RDA aggiunge l’obiettivo di navigare tra dati e metadati, nell’ampio universo bibliografico, secondo una modalità ampiamente diffusa tra i frequentatori del web.

    L’attenzione agli accessi più che alla descrizione della risorsa, alla definizione di relazioni tra le varie entità, all’uso di ontologie e vocabolari universalmente riconosciuti, all’attribuzione di identificativi univoci alle risorse, a linguaggi di marcatura riconosciuti dal W3C come standard per la costruzione del web semantico attraverso i linked data, la focalizzazione sui dati relativi al supporto, al contenuto e al formato della risorsa, e tanti altri elementi specifici del nuovo standard, lo rendono strumento indispensabile per fare in modo che quanto prodotto dalle biblioteche e da tutti gli istituti culturali e della memoria, diventi parte del web e non solo sul web!


  • RDA IN PRATICA, LINEE GUIDA E TECNOLOGIE PER GLI ILS DI NUOVA GENERAZIONE

    Il 27 maggio scorso, in Sala Comparetti dell’Università di Firenze, si è svolto il seminario “RDA in pratica, Linee guida e tecnologie per gli ILS (Integrated Library System) di nuova generazione”, promosso dal Dipartimento SAGAS, Master in Archivistica, Biblioteconomia e Codicologia, coordinato dal Prof. Mauro Guerrini e dalla Sezione AIB Toscana.

    Il focus riguardava realtà e applicazioni che testimoniano il cambiamento in ambito catalografico in corso a livello internazionale; nello specifico, RDA è stato descritto come la faccia di una medaglia di cui la tecnologia dei linked data rappresenta l’altra.

    L’incontro ha riscosso un ampio successo, con la sala stracolma di bibliotecari e archivisti provenienti da numerose città italiane”.

    Nell’occasione Tiziana Possemato ed Annalisa Di Sabato hanno illustrato le evoluzioni di OLISuite, l’ILS sviluppato da @CULT, soprattutto grazie a WeCat – il modulo di catalogazione – predisposto per la creazione di descrizioni in RDA.

    Un aspetto di cui siamo particolarmente felici è che la presentazione fatta del nostro prodotto è stata analizzata, ed apprezzata, soprattutto da un punto di vista scientifico e non commerciale.

    Una sintesi esaustiva è rappresentata dall’articolo di Margherita Loconsolo, pubblicato sulla rivista: “Biblioteche oggi – Vol 33 – luglio/agosto 2015”.


  • IL NUOVO OLISUITE PER LA GESTIONE DEI RECORD IN RDA

    OLISuite, sviluppato per la gestione dell’intero flusso operativo di biblioteche e archivi, in linea con le evoluzioni del mondo catalografico ha recepito il nuovo standard RDA (Resource Description and Access).

    RDA, ancorate ai modelli FRBR, FRAD e ICP, assumono l’approccio all’analisi entità/relazioni, la terminologia, l’attenzione all’opera più che alla specifica pubblicazione e, soprattutto, la centralità dell’utente in nome del quale ogni scelta catalografica va realizzata.
    Il modulo di catalogazione WeCat, pur utilizzando ancora la registrazione in MARC21, consente di strutturare i dati secondo le linee guida RDA, producendo well-formed data già orientati alla filosofia dei Linked Open Data.
    Per gestire record in RDA, ha assimilato tutti gli aggiornamenti del Marc21, in particolare per quanto riguarda le registrazioni di contenuto, media e supporto (tipi e caratteristiche), gli attributi dei nomi e delle risorse e tutti i tipi di relazione.
    Il suo valore consiste nel semplificare il cambiamento di approccio alla catalogazione, che dal processo di produzione del record diventa il processo d’identificazione e metadatazione delle entità FRBR (Opera, Espressione, Manifestazione, Item, Persona, Famiglia, Ente, Concetto, Oggetto, Evento e Luogo).
    WeCat ha potenziato le funzioni per il controllo d’autorità rispondendo alla necessità, comune a RDA e ai linked open data, di descrivere l’entità che si sta analizzando con un elevato numero di attributi per creare un oggetto perfettamente identificabile e riutilizzabile in molteplici ambiti.
    Le liste di termini utilizzate per esprimere le entità e le relazioni (es.: l’entità opera e la sua relazione con l’entità espressione, oppure l’entità manifestazione e la sua relazione con l’editore) sono espresse con classi e proprietà proposte da RDA Registry, che pubblica in linked data gli elementi e i designatori di relazione approvati dal Joint Steering Committee on Development of RDA (JSC).

    Tutti i moduli di OLISuite sono perfettamente integrati:

    • Circolazione (WeLoan) – integrato in un’unica applicazione web, più agile e performante, supporta ogni funzione relativa alla circolazione della risorsa:
      – gestione dei solleciti (modulo delle scadenze);
      – gestione delle prenotazioni (interazione dell’utente anche da OseeGenius);
      – gestione delle comunicazioni (modulo SMS Library);
      – gestione dei tag RFID (modulo RFID);
      – gestione del prestito ILL (modulo ILL);
    • Acquisizione – per ottimizzare le operazioni di acquisizione è stato integrato un sistema di Enterprise Resource Planning (ERP), migliorando la gestione di workflow operativi di qualunque entità e tipologia
    • Gestione del modulo di Previsione d’arrivo dei fascicoli (Prediction Pattern)
    • Collaborazione – indispensabile per organizzare la comunicazione interna; coordina i flussi informativi evitando disallineamenti in grado di pregiudicare il normale funzionamento di un ente

  • SHARE-VDE 2.0 ENTITY-BASED DISCOVERY PLATFORM

    Casalini Libri e @Cult annunciano la release di Share-VDE 2.0, sistema per la gestione di linked data e piattaforma di entity dicovery; un ambiente pionieristico ed efficace che utilizza i linked data per collegare e presentare dati autorevoli provenienti da una rete sempre crescente di biblioteche.

    Share-VDE 2.0 mira a facilitare lo scambio e il riutilizzo dei dati bibliografici, aumentando allo stesso tempo la visibilità e permettendo un più ampio accesso alla conoscenza.

    Risultato di uno sforzo collaborativo, inizialmente intrapreso come progetto di ricerca e sviluppo, nel 2016 Share-VDE si è evoluto fino a diventare sia un ambiente pilota reale ed efficace, influenzato anche dalle iniziative LD4P per l’applicazione pratica dei Linked Open Data per il dominio LAM, sia un nodo autorevole per l’universo linked data.

    Implementando il modello di dati BIBFRAME e incorporando gli adattamenti di Share-VDE, il sistema arricchisce, riconcilia, clusterizza e converte i dati di autorità e bibliografici in MARC delle biblioteche membro in un formato dinamico e ricercabile, fornendo una fonte di dati affidabile e aggiornata.

    Il tutto completato da una suite di strumenti e servizi avanzati che facilitano anche l’interoperabilità con IFLA LRM.

    Maggiori dettagli nel documento: Share-VDE Statement